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mercoledì 17 luglio 2013

RURAL SOUNDS

23-24 agosto 2013 – Serra de’Conti

RURAL SOUNDS

a cura di AIPS

"Un progetto in collaborazione con NOTTENERA presso l´agriturismo "CANTO DEL BOSCO"";

Aips - Archivio Italiano Paesaggi Sonori propone un workshop in ecologia del suono e design acustico in una nuova sfera rurale, cercando di sviluppare ed estendere alle aree naturali le esperienze urbane e le relative mappe sonore già svolte a Taranto, Bisceglie, Roma, Bologna, Bari e Milano.

Nello specifico verranno trattati concetti di ecologia acustica e paesaggio sonoro. Lo scopo sarà quello di creare un gruppo che, registratore digitale alla mano, realizzerà la mappatura sonora notturna dell'area naturale che circonda l’agriturismo “Il canto del Bosco” situato in una zona completamente immersa nel verde a pochi minuti da Serra de’Conti.

Il workshop, strutturato su due giorni e due notti, comprende il pernottamento nell’ agriturismo, la possibilità di usufruire di cucina, piscina e del giardino per campeggiare, la lezione teorica sul tema del paesaggio sonoro, la passeggiata sonora notturna e la performance collettiva finale con tutti i partecipanti durante il festival NotteNera 2013 presso Serra de’Conti.

METODOLOGIA E PROGRAMMA
Il workshop proposto prevede:
VENERDI 23 AGOSTO
- ore 14 Arrivo. Dalle 14 alle 16 sistemazione nelle camere e montaggio delle tende.
- dalle ore 16 alle 20 lezione di teoria. Gli argomenti trattati saranno: Il Paesaggio sonoro tra ecologia ed estetica; Tecniche di registrazione microfonica; Definizione di una mappa sonora territoriale; Verso l'estetica acustica. Pulizia dell'orecchio; Archiviazione del suono digitale sul web; Il designer acustico; Persi tra Iperrealismo sonoro o mera attività artistica ? Costruire con i Suoni.
- dalle 20 alle 22 cena
- dalle 22 alle 24 pratica della soundwalk (passeggiata sonora)

SABATO 24 AGOSTO
- mattina, relax con possibilità di bagno in piscina
- ore 13 pranzo
- ore 14 spostamento verso San Marcello per le prove della performance serale. Elementi di Sound Art e Metologia di un ensemble improvvisativo. - ore 21 performance collettiva

RIEPILOGANDO
I moduli del workshop si sviluppano nello specifico in tre momenti:

- lezione frontale con i partecipanti;
- soundwalking per mappatura sonora in location;;
- performance collaborativa finale con i suoni registrati durante la soundwalk.

Attraverso le lezioni frontali e avvalendosi di videoproiezioni si parlerà di ecologia acustica; si affronterà il concetto di paesaggio sonoro, si esplicherà l’attività del soundscaper, si parlerà di come creare sound art con i suoni registrati. Lo scopo sarà quello di creare un gruppo di lavoro che, grazie ai registratori digitali, realizzerà una mappatura sonora. Verrà inoltre affrontato lo studio del software che sarà installato sui computer portatili degli iscritti e di come utilizzarlo durante il live finale usando il materiale audio raccolto. Le registrazioni audio effettuate verranno utilizzate dagli stessi iscritti al workshop che, sotto la guida dei coordinatori, formeranno una sorta di ensemble di laptop e oggetti sui quali poter manipolare il materiale in tempo reale.

Una volta mappate, le zone prescelte vengono focalizzate sfruttando le api di Google. Nello specifico i campioni audio registrati saranno caricati in una mappa online dedicata e archiviati all’interno del sito www.archivioitalianopaesaggisonori.it

Coordinatori del workshop sono i due soundscapers fondatori di AIPS:
- Alessio Ballerini: www.alessioballerini.com
- Francesco Giannico: www.francescogiannico.com

A CHI È RIVOLTO
Il workshop è rivolto a tutti fino un massimo di 20 persone. Nelle passate edizioni hanno partecipato psicologi, studenti, ingegneri, architetti, urbanisti, videomakers, fotografi, musicisti e interessati. Non è richiesta pertanto alcuna preparazione specifica sull'argomento, in sede verrano fornite tutte le basi per poter affrontare al meglio le giornate.

PER INFORMAZIONI
info@archivioitalianopaesaggisonori.it

PER PARTECIPARE
È possibile iscriversi compilando il modulo online seguendo il seguente link:
www.archivioitalianopaesaggisonori.it/archivio/ruralsounds_nottenera/iscrizione

COSTI
150 € (pernottamento in camera doppia + lenzuola + uso bagno,cucina, piscina)
140 € (pernottamento in camera doppia + uso bagno,cucina,piscina)
110 € (pernottamento in tenda + uso bagno,cucina,piscina)
La deadline per iscriversi è il 10 agosto. Per chi si iscrive entro il 31 luglio sconto di 20 € per ciascuna opzione!

Il costo comprende due giorni di workshop (lezione teorica+passeggiata sonora+performance collettiva), due pernottamenti in appartamento o tenda con la possibilità di usufruire dei servizi (bagno, cucina)+utilizzo della piscina. Le camere sono 1 matrimoniale e 3 doppie per un totale di 8 posti letto. Gli altri partecipanti potranno sistemarsi nel giardino con le tende.

martedì 16 luglio 2013

Connettere identità_Reconstructing mySelf #3



Mercoledì 24 Luglio h 20.45 - Lazzaretto di Ancona

Connettere identità_Reconstructing mySelf #3
Di Sheila Rocchegiani

Installazione site-specific
In collaborazione con Sensi d’estate 2013 / Museo Tattile Statale Omero / JES!
Inaugurazione dell’opera che rimarrà visitabile fino al 7 settembre 2013 e incontro aperitivo con l’artista - Si ringrazia la fattoria Laila


Densità di contenuti, di storie e di significati pervadono Connettere Identità_Reconstructing mySelf #3, l’installazione di Sheila Rocchegiani che appare come calata dal soffitto dialogando con l’ambiente circostante delle opere del Museo Omero, con la stessa tridimensionalità e una diversa consistenza. La leggerezza dei tessuti che compongono l’installazione e le opere disseminate alle pareti contrasta apparentemente con la fisicità possente delle sculture presenti, per poi farsi materia attraversabile e percorso sensoriale. Piante, stagioni, energie e tessuti.

Tutto inizia e riconduce alla Natura che si intreccia con l’essere nell’installazione composta da due anime: una sfaccettata e percorribile composta da quattro teli sospesi, come fossero quinte di una scena circolare; l’altra cilindrica e pura formata da indumenti di recupero da corredi di primo Novecento, coniugati tra loro da ricami e cuciture. Il cilindro energetico di tessuto è interconnesso otticamente e fisicamente con i quattro teli periferici, un legame tangibile formato dai capi di corredo che collegano il centro alla circonferenza da una parte all’altra dell’installazione. Il filo sottile ma resistente lega le due parti e fa da tramite percettibile al senso ultimo dell’opera: il dialogo con la Natura è pretesto per conversare con la propria intimità, è specchio di molteplici voci e sembianti e insieme ordito su cui le singole parti si riconnettono in trama, dismettono una percezione separata e ritrovano lo spazio della relazione, della reciproca appartenenza. Nella struttura spazialmente presente ma leggera, l’artista connette ogni elemento facendolo risuonare come parte del tutto, di un’entità che affonda le sue radici nella madre terra.

Ogni tessuto parla di sé, si carica di forze pure delle fasi naturali che si alternano inesorabilmente. I doni vegetali e i tessuti sono punti di uno stesso ricamo nel linguaggio creativo di Sheila, che sceglie gli elementi, lava, stende, prepara, mescola, tinge, imprime, cuce, ricama. Le direzioni cardinali e le stagioni sono una chiave di lettura possibile, non l’unica, ma di certo fondamentale per comprendere questa densa installazione. L’est rappresentato dalla seta pongèe richiama la primavera ed il risveglio leggero dei sensi, amplificato dalla fragranza percettibile dell’elicriso (helicrysum italicum), che canta assieme all'iperico (hypericum perforatum) ed al cartamo (carthamus tinctorius), raccolti nell’ambiente circostante del Monte San Vicino. Il telo a sud narra l'estate, paradossalmente realizzato con la voluttuosa e calda garza di lana: la terra generosa e forte nel suo momento di nutriente espansione, si identifica nel tessuto con l’utilizzo della roverella (quercus pubescens), della vite (vitis vinifera e parthenocissus quinquefolia), del kaki (diospiro kaki) e del cattù (acacia catechu). La contrazione ed il raccoglimento pervade il telo in direzione nord, ovvero l’inverno con la spessa tela di cotone tessuta in casa agli inizi del Novecento da una donna toscana identificata con le iniziali A.B.. L'ovest è il telo dell'autunno: un lino leggero appesantito da innesti di fibre come la lana e la seta, con un cuore sanguigno dato dalle radici di robbia (rubia peregrina).

Sheila governa i tessuti, ma si lascia trasportare dalle energie che entrano prepotentemente in gioco.

È in ascolto della Natura.
Una lenta e meticolosa preparazione, sottende alla ricostruzione dell’identità che può avvenire soltanto accogliendo la terra ed i suoi doni naturali, a tratti ricamati e a tratti impressi. Tessuti, essenze, odori, colori che rispecchiano il ciclo solare, la fase lenta della fioritura. La calma della preparazione è contrapposta all’impeto creativo rappresentato dalla tintura e dalla decorazione, fasi intense ma mai troppo didascaliche.

Un’alternanza di ascolto ed azione sottende alla delicatissima forza delle opere.
Tra Sheila e la Natura si inscena costantemente un dialogo, un rapporto che riconduce alla fonte essenziale mettendo a nudo l’identità dell’artista e, con essa, anche quella delle altre storie che si intersecano negli abiti meticolosamente ricercati: dietro ad ognuno c’è una storia, una data di nascita, un nome. Ogni abito, rielaborato dall’artista, è un’esplorazione di una vita. Non a caso l’installazione centrale è concepita come un passaggio, si concede allo spettatore che può attraversarla e lo invita, al contempo, a farsi sfiorare da essa. L’installazione incorpora, nella sua interezza, un’immagine carica di emotività individuale che diviene universale nella misura e nel modo in cui l’artista fa riemergere le energie della terra. Un soliloquio, come lo definisce Sheila stessa, che diventa conversazione corale con la Natura quando si entra a contatto con l’opera.
Federica Mariani

venerdì 5 luglio 2013

SCIMMIE#05

22-24 agosto 2013 – Serra de’Conti

LABORATORIO_di_PERFORMANCE_urbana_SULL'EVOLUZIONE_DELL'UOMO

a cura di Simone Guerro/ Gruppo Baku.

L’uomo è qualcosa che deve essere superato. Che cosa avete fatto per superarlo? Tutti gli esseri fino ad oggi hanno creato qualcosa che andava al di là di loro stessi: e voi invece volete essere la bassa marea di questa grande ondata e tornare ad esser bestie piuttosto che superare l’uomo? Che cos’è la scimmia per l’uomo? Qualcosa che fa ridere, oppure suscita un doloroso senso di vergogna. [...] Una volta eravate scimmie, e anche adesso l’uomo è più scimmia di qualsiasi scimmia al mondo.NIETZSCHE, Così parlò Zarathustra

PRESENTAZIONE
In questo momento di buio che stiamo vivendo, rimangono dei barlumi di luce che sono fari di porto accesi per gli individui che sono in cerca. Stare in questa luce con ferma volontà di vedere e scaldarsi, per poi riaccenderla in sé è una possibilità evolutiva ed è quello che cerchiamo. Per questo abbiamo scelto di dare vita a Scimmie. Scimmie è un laboratorio, non uno spettacolo. L'Evoluzione è una trasformazione che richiede di mettersi in gioco completamente, non si evolve da spettatori. In una residenza creativa di 3 giorni, si costituirà un gruppo performativo per Pensare, Creare e Agire i suoi bisogni e le sue idee come preghiere e rivoltarle in performance per farle ascoltare. Installarle fuori dai teatri: per le strade e nelle piazze. Inventare la nostra estetica. Lavorare con la parola della ragione e della poesia, con il corpo quotidiano ed extra-quotidiano, condividendo paura e pigrizia, svegliandoci a vicenda. L'Obiettivo: concentrarci sull'Uomo per pensare insieme una ri-evoluzione.

COME SI ARTICOLA IL WORKSHOP
Il punto focale del lavoro sarà l'ascolto, in una triplice direzione: di sè, dell'altro e del gruppo, dello spazio/tempo. Il linguaggio sarà quello della performance, gli strumenti saranno quelli del nostro corpo e durante il laboratorio si lavorerà per ampliarne la consapevolezza e le possibilità espressive. Saranno presi in considerazione i 7 principi dell'arte dell'agguato. Una tecnica sciamanica per formare il guerriero dello spirito. Tutto il lavoro sarà orientato su se stessi e sull'altro contemporaneamente. Durante la residenza sono previste incursioni urbane, escursioni notturne, e molta gioia. I tempi di lavoro saranno decisi durante la residenza. In generale, lavorando sull'agguato a se stessi, non si può assicurare che siano orari d'ufficio.

La ricerca e il lavoro saranno orientati verso 3 direzioni:

  • LA SCIMMIA
    Quello della scimmia è un archetipo potente. E' connesso con la leggerezza, il non prendersi sul serio. E' anche l'animale dell'imitazione. E' lo specchio implacabile dell'uomo. Mi immagino la scimmia come la parte di noi ancora in contatto con l'istinto, con i bisogni primari che sono alla base della felicità e che l'uomo ha dimenticato. Ogni partecipante al workshop sarà guidato e chiamato a incamminarsi verso la Sua Scimmia. La Scimmia, in quanto essere evoluto, non si prende mai sul serio e non prende sul serio nemmeno le norme della nostra società. Si creerà quindi un "esercito" di Scimmie, le quali occuperanno gli spazi privati e pubblici, individuali e collettivi con lo scopo di sovvertire per un attimo le regole, e permettendo di creare un'altra realtà, dimostrare a noi stessi e al presente che questa realtà è solo una rappresentazione!
  • GLI AGGUATI
    Insieme si creeranno degli agguati al pubblico, tramite i quali si cercherà di disconnettere per un secondo l'individuo dal comune senso della realtà, per donargli in questo frammento d'esistenza un messaggio utile alla sua evoluzione. Saranno delle vere e proprie trappole che andremo ad elaborare insieme, sperimentandone l'efficacia performativa e l'insegnamento che ne deriverà.
  • LA PERFORMANCE EVOLUTIVA
    In ultimo si lavorerà anche alla realizzazione di una breve performance. In uno degli spazi dedicati alle scimmie dentro NN, si rappresenterà un'azione che restituisca al pubblico la nostra idea di evoluzione, un messaggio. E' il momento in cui il pubblico potrà vedere da una distanza maggiore, e magari più a fuoco, il bagliore delle SCIMMIE.


QUANDO
Dal 22 al 24 Agosto.
Arrivo previsto: 22 Agosto entro le 10 della mattina.
Partenza prevista: 25 Agosto dalle ore 03:00 del mattino (fine NN) in poi! dal 22 al 24 Agosto.

DOVE
Serra De' Conti (AN).

COSTI
60 €
Per l’alloggio è prevista la residenza presso il Centro Comunale "L’incontro" di Serra de’ Conti al costo di 20 euro totali per 3 notti.
Per i pasti sono previste convenzioni con un tavola calda a circa 7-10 €.

ISCRIZIONI
Sono previsti al massimo 15 posti.
Per iscriversi occorre fare il versamento di 60 € sul conto corrente:

intestato a Simone Guerro
IBAN IT73 Z053 0837 3900 00000010165
Motivazione: iscrizione laboratorio Scimmie#05#

CHIUSURA ISCRIZIONI sabato 10 agosto.
Se l’iscrizione avviene fuori tempo massimo, fino a domenica 18 agosto saranno prese in considerazione le candidature pagando 75 € anziché 60 €.

INFO
Tel: 328.2745305
Mail: isaakdanese@gmail.com