L'artista Valerio Giacone in residenza creativa su una grande installazione di fibre e
materiali naturali da visitare in occasione del Festival “Nottenera”.
Nell’operosa Serra De’ Conti, comune marchigiano dedito alla manifattura,
all’agricoltura di qualità e alla cultura, dopo aver rilanciato il brand della
cicerchia si lavora per recuperare la filiera della canapa, fibra naturale
dalle notevoli potenzialità nel tessile, nell’alimentazione, nella cosmesi e
nella coibentazione in edilizia. Un prodotto a km 0, molto diffuso fino agli
anni ’50 del secolo scorso, quando ancora la coltivazione agricola della canapa
era molto comune nelle zone mediterranee, e l’Italia era uno dei principali
produttori mondiali della fibra e dell’olio largamente usati per corde, tessuti,
energia, mangimi.
Mentre cresce la domanda mondiale di fibre naturali, a Serra De’ Conti
operano da tempo un’azienda che ha lanciato il materasso in fibra di canapa
supertraspirante, agricoltori “bio” attivi nel recupero della filiera, un’amministrazione
comunale impegnata nello sviluppo di nuovi indirizzi in agricoltura e nel rilancio
dell’identità agricola del comprensorio, in attuazione degli orientamenti
comunitari 2014-2020.
Non è un caso dunque se in questo ridente borgo medievale stia lavorando da
alcune settimane, appunto su fibre di canapa e altri materiali naturali, un
artista visivo dall’ampia attività espositiva, in Italia e all’estero, quale il
romano Valerio Giacone. L’artista è qui da fine luglio, per una residenza
creativa finalizzata alla realizzazione di una installazione site-specific
nella chiesa intitolata alla Santa Croce, un piccolo scrigno d’arte di fine ‘500,
oggi sconsacrato, e che sarà possibile visitare per tutta la notte del 20 agosto
prossimo tra i 36 eventi del decennale del Festival Nottenera. L’associazione
Nottenera, che organizza la manifestazione insieme al Comune di Serra De’
Conti, e la direttrice artistica Sabrina Maggiori, hanno invitato Valerio
Giacone per una residenza creativa intorno al tema del Festival 2016, “Alberi”,
e che trasformerà la Chiesa di Santa Croce in un “Corpus Hominis” – questo il
nome dell’installazione – da “abitare” per tutta la “Nottenera”.
Libri, cera d’api, fibre di canapa, terra, disegnano nel lavoro di Giacone un
labirinto che si snoda in dieci tappe, un diagramma con i dieci punti (sephirot)
dell’Albero della Vita di cui parla la tradizione della Qabbalah e che riproduce
la struttura interna del corpo umano; attraverso l’opera, l’artista conduce il
pubblico nella sua poetica ed invita ciascuno ad entrare in connessione con la
propria spiritualità e con la sacralità dell’essere umano.
“Per questa installazione – spiega l’artista - ci saranno colori e
materiali organici quali cera d’api che è oramai rara e preziosa a causa della
moria delle api. Quanto alla canapa è un materiale che apre tutta una serie di
connessioni sociali e politiche; la produzione in Italia, dopo essere stata
bandita, è da poco stata riammessa e si sta creando una nuova filiera di
produzione, mentre noi continuiamo ad importarla dalla Cina e dalla Romania,
senza un reale controllo di qualità e in contrasto con quello che avviene, ad
esempio, nelle Marche, dove ci sono produttori virtuosi e seri. Fare questo
lavoro proprio qui è il mio modo di comunicare a queste persone una vicinanza e
di veicolare la conoscenza di una situazione attraverso l’arte”.
Valerio Giacone (Roma, 1976) è arteterapeuta e artista visivo dall'ampia attività
espositiva, in Italia e all'estero. Tra le mostre più recenti si segnalano le
personali Lucus (in corso presso la Galleria Faber a Roma), Solve et Coagula
(in corso presso il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano),
Metamorfosi Romane (Kunstmassnahmen Art Gallery ad Heidelberg, 2012) e la
partecipazione alle collettive Siamo alberi (ex Centrale Elettrica a Lugano,
2016) e De-Costruzione (insieme con Jacopo Mandich presso la Galleria Faber). È
membro dell'associazione Trees? Yes please! con sede a Lugano che si occupa di
tutela ambientale attraverso azioni artistiche e di piantumazione di alberi.
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