mercoledì 30 novembre 2016
SPACE METROPOLIZ
QUANDO L'ARTE INCONTRA L'EMARGINAZIONE
di Francesca Palumbo
dal Blog La Lanterna Rossa
Sei stanco di tutto e di tutti. Vorresti ritagliarti uno spazio per te, un posto in cui star tranquillo, poter riflettere, schiarire le idee.
Stai attraversando un momento in cui vorresti staccare la spina dal mondo che ti circonda, perché questa realtà non ti si addice, ti sta stretta e non ti rappresenta più.
Hai mai pensato di andare sulla Luna? Perché no, è un posto disabitato, calmo al punto che potresti annoiarti. Non credo però che ti annoieresti lassù. C’è una vista spettacolare della Terra, così grande e variopinta, circondata dal bagliore di migliaia di stelle.
Forse pensate che stia farneticando, ma esiste un gruppo di astronauti che lo ha fatto davvero.
Un gruppo di persone che non aveva più posto sulla Terra, rifiutato da tutti e che ha perciò deciso di trasferirsi sulla Luna. Queste persone appena arrivate, si sono preoccupate di togliere la bandiera americana, conficcata nel terreno polveroso, perché la Luna è libera e non ci sono nazionalità, razze o bandiere che la identificano. È una Luna meticcia.
La cittadina in cui vivono si chiama Metropoliz ed è una città diversa da quelle a cui siamo abituati. Tutto appartiene a tutti, c’è un grande spazio comune suddiviso tra gli abitanti, ma queste divisioni più che dividere uniscono e niente appartiene a nessuno. Si sta come in una grande famiglia, dove colori, odori, cibi e tradizioni si mescolano per formare un unico insieme indistinto.
Questo pezzo di Luna sorge in un ex-salumificio abbandonato nella periferia di Roma.
Da fuori non penseresti mai che varcando la soglia di quella fabbrica sgangherata ti potresti ritrovare su un altro pianeta, ma appena entri da quel cancello un po’ arrugginito ti rendi subito conto dell’atmosfera diversa che si respira. Un’atmosfera lunare, dove ti senti più leggero sia per la minore forza di gravità, sia perché insieme le difficoltà si affrontano meglio.
Gli abitanti di Metropoliz, infatti, sulla Terra non avevano vita facile. Sono senzatetto bisognosi di un luogo in cui proteggere la propria famiglia, immigrati allontanati dalla società, comunità rom.
Alcuni di loro sono italiani, altri provengono dai luoghi più lontani e disparati dei quattro continenti:
Perù, Marocco, Santo Domingo, Ucraina, Eritrea, Romania e molti altri. È una rivendicazione dei propri diritti e un’accusa alla società odierna, che ha negato a queste persone casa, salute e lavoro.
Molti si sono interessati a questo fenomeno extraterrestre, tra cui filosofi, architetti, artisti, astrofisici, in apparenza bizzarri e più extraterrestri degli stessi metropoliziani. Ne sono nati progetti interessantissimi dal punto di vista artistico e antropologico, che hanno trasformato Metropoliz in un museo dal cuore pulsante. Il MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, è uno dei musei di arte contemporanea più grandi d’Italia, aperto a un pubblico che vuole provare un’esperienza cosmica. Il cancello all’ingresso è tappezzato da cassette postali di diverse forme e dimensioni e tra un cratere lunare e l’altro ci sono cartelli stradali con indicazioni strampalate: “rilassati”, “non ti fermare”, “largo agli incontri”, “via alla riflessione”. I muri sono dipinti con colori sgargianti e danno libera espressione all’arte di strada con murales dalle forme aliene.
I registi Fabrizio Boni e Giorgio De Finis hanno saputo raccontare tutto questo e anche di più in un film-documentario dal titolo Space Metropoliz, disponibile alla visione in diverse puntate sul canale YouTube. Naturalmente colpisce con quanta dedizione e tenacia i metropoliziani costruiscano
un cannocchiale e un razzo, pronto al decollo per andare sulla Luna. Lo fanno utilizzando vecchie lamiere, bidoni e materiali di riciclo trovati nella fabbrica abbandonata. Ognuno disegna il proprio progetto su carta, suggerisce soluzioni e dà il proprio contributo. Il risultato finale è magnifico e il razzo fatto di lamiere e oblò di vecchie lavatrici decollerà davvero.
Viene da chiedersi per quale motivo artisti, antropologi e decine di altre figure dalle più varie qualifiche si interessino così tanto a realizzare tali progetti in questa comunità.
In altre parole, quand’è che l’arte incontra l’emarginazione? A quale scopo?
Forse perché Metropoliz è un mondo tanto fantasioso quanto estremamente concreto. I suoi abitanti sono persone che lottano tutti i giorni per un pezzo di pane e per la sopravvivenza della loro famiglia.
Da queste persone può derivare soltanto un’arte genuina, pura, priva di fronzoli.
Un razzo è un palazzo a tanti piani, una struttura a gradoni o addirittura una città verticale, da quello che emerge nei loro progetti. I disegni sono semplici, concreti e rappresentano la realtà circostante sotto nuove forme. In un mondo che va sempre di più verso l’astrattismo, il simbolismo e il criptico, riscoprire questo tipo di arte fa bene e rasserena gli animi.
Da una parte ci sono forme astratte e simboli che ci attraggono per la loro complicatezza e perché ci spingono a trovar loro un senso e un significato, dall’altra si riscopre la purezza e la genuinità dell’arte, che ci tiene coi piedi per terra e ci riporta alle origini, quando si lottava per la sopravvivenza, si doveva trovare un riparo dalla pioggia e dal freddo e bisognava procurarsi del cibo, esattamente come fanno i metropoliziani.
Potremmo associare questo tipo di arte alle pitture rupestri, che adornano le pareti delle grotte con rappresentazioni di bestiame e scene di caccia. Un’arte così semplice eppure così densa di significato, che esprime quali sono le priorità della vita. Proprio per questo, forse, si cerca di far avvicinare l’espressione artistica alle situazioni di difficoltà ed emarginazione, non solo banalmente per far conoscere al mondo queste realtà, ma anche per un fascino suscitato da una concretezza ormai perduta nella nostra società.
Space Metropoliz è il racconto della quotidianità dura e pragmatica di una comunità multietnica e allo stesso tempo favola di una migrazione esoplanetaria alla ricerca della terra promessa. Descrive una società multiculturale che potrebbe essere quella del futuro, in una città utopica dove non ci sono confini, non c’è razzismo e non esiste il possesso. Questa semplice espressione dell’emarginazione si è fatta arte e ha generato uno dei patrimoni più belli del pianeta, o per meglio dire, dell’universo.
I preziosi spunti di riflessione, che hanno reso possibile la stesura di questo articolo, sono stati suggeriti durante l’incontro “Seminare il Futuro” del progetto regionale Tratti Tracciati tra Territori.
Vi hanno preso parte Sabrina Maggiori e Pamela Ventura, rispettivamente direttrice artistica e presidente del Festival NotteNera, che ogni anno riesce a trasformare il piccolo borgo medievale di Serra de’ Conti in scenografia magico-onirica di mostre e spettacoli d’arte contemporanea. Inoltre, le esperienze uniche e significative di Andrea Fazzini del Teatro Rebis di Macerata hanno contribuito a dipingere più distintamente l’abbraccio tra arte ed emarginazione.
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giovedì 1 settembre 2016
RICORDARMI DEGLI ALBERI

Nottenera Festival si è concluso ma non alcuni progetti avviati appositamente per diventare PROCESSI come "ricordarmi degli alberi" dell'artista Giacomo Giovannetti! Grazie al suo lavoro sulle VOSTRE fotografie pervenute tramite CALL, grazie agli ALBERI che ha fatto nascere Riccardo Mezzabotta raccogliendo semi selvatici curati nel tempo in un orto invisibile di paese, grazie a voi che nella notte del 20 agosto avete preso in consegna questi giovani alberi, abbiamo intrecciato la nosta sorte con quella di ArBio Italia e della Foresta Amazzonica!
ArBio infatti si occupa di conservare e proteggere la Foresta Amazzonica in Perù nella regione di Madre de Dios curando un progetto di salvaguardia della biodiversità in quella che è una regione che viene sfruttata e distrutta per ottenere spazi dove coltivare e allevare bestiame, ma anche per estrarre risorse come oro, argento e petrolio. ArBio pensa che le risorse più preziose di quella regione siano gli alberi e gli ecosistemi in cui questi sono inseriti: gli alberi forniscono ossigeno, assorbono CO2 e permettono di controllare il clima oltre che fungere da rifugio per animali (come per esempio l’aquila harpia). ArBio ha ottenuto una concessione dal Ministero dell'Ambiente peruviano per 40 anni ed è possibile con una donazione contribuire alla salvaguardia di un albero pluricentenario.
Per chi vuole sapere di più e informarsi per come poter proteggere attivamente un Albero Amazzonico vi invitiamo a visitare il sito www.arbioitalia.org oppure scrivere a info@arbioitalia.org o telefonare al 3408051667.
Nottenera ringrazia intanto chi ha già effettuato la propria donazione e ha piantato un nuovo albero ricevuto durante il Festival Vi ricordiamo di inserire nel vostro bonifico anche la vostra mail, oppure separatamente comunicarla ad ArBio per essere contattati e informati costantemente sulla salute e la vita del vostro albero protetto.
"Ricordarmi degli alberi" non finisce qui, vogliamo continuare a raccogliere storie, foto e testimonianze di arbusti emotivi e siamo curiosi di sapere il futuro degli alberi che avete piantato. Continuate quindi a inviare le vostre testimonianze a upupa.colibri@gmail.com o a info@nottenera.it
Un grande processo creativo che unisce storie, alberi e amore vivo per la natura sta crescendo con voi. Questa è una Tenerezza Urbana! Grazie a tutti!

venerdì 26 agosto 2016
Tratti di una NotteNera di fine estate '16
Ph. Gloria Mancini
Come saprete, il progetto Tratti_ tracciati tra territori ha la sua sede operativa all’ ex-frantoio di Serra de’Conti, un borgo medievale che ha una caratteristica particolare: da ormai due lustri, ogni fine agosto, il paese spegne l’illuminazione pubblica e attraverso la luce soffusa di piccoli led, da’ vita ad una notte illuminata d’arte.
È la NotteNera, un festival incentrato sui linguaggi contemporanei che propone per un’unica notte, immersi nel buio, una serie di spettacoli, concerti, laboratori, esperienze, mostre e installazioni…e quest’anno, tra queste ultime c’era anche la nostra!
Ri-TRATTI sonori: questo il nome del nostro lavoro che è sbocciato a seguito del laboratorio di Sound Portraits a cura di Alessio Ballerini promosso da Nottenera all’interno del progetto TRATTI. Ve lo ricordate? Quella serie di incontri in cui il nostro maestro ci ha avvicinato al mondo del videomaking e ci ha condotto nella creazione di video emozionali nei quali il suono fosse protagonista..Ebbene, l’esito del workshop è stato presentato a Nottenera 2016 sotto forma di installazione!
5 video che girano in loop incastonati in una figura poliedrica sospesa su un ramo d’ulivo… cuffie e rumori particolari che diventano il soundtrack di volti, mani laboriose, piccoli movimenti e sguardi..ogni soggetto viene accompagnato dai suoni che contraddistinguono e caratterizzano la sua giornata.
Un ringraziamento particolare va a Rino e Angela, Vivianne, Sara, Lorenzo e Manuel, che ci hanno aiutato nel nostro laboratorio, rendendosi disponibili per le riprese, per i racconti, per lavorare con noi sui suoni del loro mestiere.
E a Nottenera 2016 c’erano anche Damiano Massaccesi ed Enrico Moscoloni, eh si, proprio loro!!
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Ph. Gloria Mancini |
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Ph. Gloria Mancini |
I due giovani talenti che si sono aggiudicati il premio e la presenza a questa notte incentrata sui linguaggi contemporanei in quanto vincitori della call Incubatrice d’Arte promossa da Nottenera all’interno del progetto Tratti_ Tracciati tra territori.
Le due repliche di Savoir-Faire di Damiano Massaccesi hanno animato e fatto ridere piazza IV Novembre prima e il Chiostro di San Francesco poi; Enrico Mosconi, con la sua installazione Inharmonic Cycle: A Natural Routine Of The Human Harmony ha fatto rivivere il ciclo della natura tramite un sapiente e potente utilizzo di schermi, luci, sensori e suoni.
Sono nati in Frantoio anche i piccoli strumenti musicali suonati dai Bimbi-albero durante la parata guidata da Marco Tonini Bossi e Paolo Fornaroli: borsisti Tratti e volontari dello staff Nottenera hanno messo mano a vasetti di yogurt, budino, ricotta, bottiglie di plastica e tubi di cartone, li hanno riempiti di sassolini, noci, tappi di bottiglia, cucchiaini da gelato, lenticchie e ceci e li hanno decorati con nastri, cartoncini, colori, foglie e ramoscelli.
In questo modo i bimbi (e non solo), dopo essersi trasformati in alberi grazie alle maschere create durante il laboratorio Nottenera a cura di Giada Righetti, hanno potuto accompagnare i musicisti nella parata lungo il paese e diventarne parte integrante!
Settimane di creatività e di fervente preparazione, dunque, le ultime trascorse qui a Serra de’Conti col progetto Tratti e Nottenera!
Ed a breve la creatività tornerà protagonista, grazie al laboratorio per la realizzazione di installazioni con materiali degradabili di recupero a cura de La Muuf, promosso da Nottenera all’interno del progetto TRATTI, che partirà ufficialmente il 29 agosto.
Non mancate!!
4 TRATTI
tratti.wordpress.com
venerdì 19 agosto 2016
MAPPA CENTRO STORICO TUTTE LE PROPOSTE NOTTENERA '16
giovedì 18 agosto 2016
RESIDENZA CREATIVA VALERIO GIACONE INSTALLAZIONE
L'artista Valerio Giacone in residenza creativa su una grande installazione di fibre e
materiali naturali da visitare in occasione del Festival “Nottenera”.
Nell’operosa Serra De’ Conti, comune marchigiano dedito alla manifattura,
all’agricoltura di qualità e alla cultura, dopo aver rilanciato il brand della
cicerchia si lavora per recuperare la filiera della canapa, fibra naturale
dalle notevoli potenzialità nel tessile, nell’alimentazione, nella cosmesi e
nella coibentazione in edilizia. Un prodotto a km 0, molto diffuso fino agli
anni ’50 del secolo scorso, quando ancora la coltivazione agricola della canapa
era molto comune nelle zone mediterranee, e l’Italia era uno dei principali
produttori mondiali della fibra e dell’olio largamente usati per corde, tessuti,
energia, mangimi.
Mentre cresce la domanda mondiale di fibre naturali, a Serra De’ Conti
operano da tempo un’azienda che ha lanciato il materasso in fibra di canapa
supertraspirante, agricoltori “bio” attivi nel recupero della filiera, un’amministrazione
comunale impegnata nello sviluppo di nuovi indirizzi in agricoltura e nel rilancio
dell’identità agricola del comprensorio, in attuazione degli orientamenti
comunitari 2014-2020.
Non è un caso dunque se in questo ridente borgo medievale stia lavorando da
alcune settimane, appunto su fibre di canapa e altri materiali naturali, un
artista visivo dall’ampia attività espositiva, in Italia e all’estero, quale il
romano Valerio Giacone. L’artista è qui da fine luglio, per una residenza
creativa finalizzata alla realizzazione di una installazione site-specific
nella chiesa intitolata alla Santa Croce, un piccolo scrigno d’arte di fine ‘500,
oggi sconsacrato, e che sarà possibile visitare per tutta la notte del 20 agosto
prossimo tra i 36 eventi del decennale del Festival Nottenera. L’associazione
Nottenera, che organizza la manifestazione insieme al Comune di Serra De’
Conti, e la direttrice artistica Sabrina Maggiori, hanno invitato Valerio
Giacone per una residenza creativa intorno al tema del Festival 2016, “Alberi”,
e che trasformerà la Chiesa di Santa Croce in un “Corpus Hominis” – questo il
nome dell’installazione – da “abitare” per tutta la “Nottenera”.
Libri, cera d’api, fibre di canapa, terra, disegnano nel lavoro di Giacone un
labirinto che si snoda in dieci tappe, un diagramma con i dieci punti (sephirot)
dell’Albero della Vita di cui parla la tradizione della Qabbalah e che riproduce
la struttura interna del corpo umano; attraverso l’opera, l’artista conduce il
pubblico nella sua poetica ed invita ciascuno ad entrare in connessione con la
propria spiritualità e con la sacralità dell’essere umano.
“Per questa installazione – spiega l’artista - ci saranno colori e
materiali organici quali cera d’api che è oramai rara e preziosa a causa della
moria delle api. Quanto alla canapa è un materiale che apre tutta una serie di
connessioni sociali e politiche; la produzione in Italia, dopo essere stata
bandita, è da poco stata riammessa e si sta creando una nuova filiera di
produzione, mentre noi continuiamo ad importarla dalla Cina e dalla Romania,
senza un reale controllo di qualità e in contrasto con quello che avviene, ad
esempio, nelle Marche, dove ci sono produttori virtuosi e seri. Fare questo
lavoro proprio qui è il mio modo di comunicare a queste persone una vicinanza e
di veicolare la conoscenza di una situazione attraverso l’arte”.
Valerio Giacone (Roma, 1976) è arteterapeuta e artista visivo dall'ampia attività
espositiva, in Italia e all'estero. Tra le mostre più recenti si segnalano le
personali Lucus (in corso presso la Galleria Faber a Roma), Solve et Coagula
(in corso presso il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano),
Metamorfosi Romane (Kunstmassnahmen Art Gallery ad Heidelberg, 2012) e la
partecipazione alle collettive Siamo alberi (ex Centrale Elettrica a Lugano,
2016) e De-Costruzione (insieme con Jacopo Mandich presso la Galleria Faber). È
membro dell'associazione Trees? Yes please! con sede a Lugano che si occupa di
tutela ambientale attraverso azioni artistiche e di piantumazione di alberi.
CRONOPROGRAMMA FESTIVAL 2016
Ecco l'ìntero FESTIVAL! Con il cronoprogramma vi potrete orientare molto meglio al suo interno. Arrivate alle 22 e non sapete cosa vedere? Basta cercare qui la fascia oraria dalle 22 in poi e avrete tutto chiaro in un attimo! Ricordate che DOVETE SCEGLIERE! Non è possibile
vedere tutto! E ricordate che è bene arrivare prima negli spazi dedicati agli spettacoli specie in quelli in
cui i posti sono limitati. Questi luoghi sono
indicati con le solite lettere colorate ma hanno un asterisco! Troverete indicata anche la durata di ogni proposta così potrete ragionare meglio su cosa scegliere evitando sovrapposizioni e se compare l'icona della faccetta sorridente saprete che quello è un lavoro adatto ai più piccoli. Vi aspettiamo! Per il programma dettagliato cercate qui nel sito alla voce FESTIVAL.
sabato 16 luglio 2016
CALL: Ricordarmi degli ALBERI
Call
Sfogliando gli
album di famiglia, ci troviamo spesso davanti a dei testimoni saggi e silenziosi:
sono gli ALBERI, presenza generosa che ossigena e nutre la nostra esistenza.
Quali storie racconterebbero
se potessero parlare?
Ricordarmi degli alberi
L’artista
Giacomo Giovannetti invita gli abitanti di Serra de’ Conti e chiunque voglia
rendere omaggio alla silenziosità dell’essenza arborea a condividere con il
festival un proprio ricordo legato alla presenza di un albero. ALBERI è il tema
di questa decima edizione di Nottenera.
Per prendere
parte al processo creativo è sufficiente inviare la scansione (300 dpi) di una
foto originale, cartacea, in cui compare un albero, accompagnata dalla breve
storia di cui questo è stato testimone e dal luogo in cui l’albero si trova (si
trovava).
È possibile
inviare l’immagine e la storia fino a domenica 7 agosto:
oppure:
portarle presso
lo studio di Giacomo Giovannetti di Senigallia in via Fratelli Bandiera 56 o all’Ex
Frantoio di Serra De’ Conti (aperto dal lunedì al sabato dalle 15 alle 20),
oppure:
spedirle via
posta a Giacomo Giovannetti c/o Upupa & Colibrì via Fratelli Bandiera 56, 60019
Senigallia (An)
Le foto e le
storie diverranno parte di un’istallazione che verrà presentata sabato 20
agosto 2016 all’interno di Nottenera festival trasformandosi in occasione poetica
di scambio e condivisione: i visitatori riceveranno in dono alberi e storie di
alberi e potranno scegliere di fare un’azione concreta di protezione degli
alberi attraverso la collaborazione con Arbio, associazione che si occupa
attivamente di proteggere la biodiversità della Foresta Amazzonica. http://www.arbioitalia.org/
Per ricordarci
degli alberi.
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martedì 12 luglio 2016
1X1=2! Moltiplicazioni Creative
“1x1=2!
Moltiplicazioni creative è la nuova formula di sostegno a Nottenera!
Se ami i linguaggi contemporanei, la ricerca artistica o vuoi incoraggiare giovani talenti, puoi decidere di destinare la cifra che vorrai per sostenere direttamente un concerto, uno
spettacolo, una mostra, un laboratorio, scegliendo all’interno della programmazione
2016.
Basterà scrivere ad amministrazione@nottenera.it o chiamare la Sig.ra Michela Cavaterra al 333.3916343 per avere info più dettagliate e conoscere l’elenco degli artisti ospiti della decima edizione di Nottenera. A questa nuova operazione e alla generosità di chi aderirà sarà data comunicazione pubblica attraverso tutti canali di cui disponiamo (cartaceo, web , social), augurandoci che questa buona pratica diventi sempre più diffusa negli anni a venire.
Basterà scrivere ad amministrazione@nottenera.it o chiamare la Sig.ra Michela Cavaterra al 333.3916343 per avere info più dettagliate e conoscere l’elenco degli artisti ospiti della decima edizione di Nottenera. A questa nuova operazione e alla generosità di chi aderirà sarà data comunicazione pubblica attraverso tutti canali di cui disponiamo (cartaceo, web , social), augurandoci che questa buona pratica diventi sempre più diffusa negli anni a venire.
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lunedì 11 luglio 2016
Call Incubatrice d'Arte '16: i vincitori!
La Call Incubatrice d’Arte promossa da Nottenera all’interno
del progetto TRATTI_ TRACCIATI TRA TERRITORI ha i suoi vincitori ex equo!
Sono i due giovani artisti marchigiani Damiano Massaccesi ed
Enrico Moscoloni a cui vanno i nostri sentiti complimenti e il premio
economico!
Potrete conoscerli e scoprire i loro lavori durante la
decima edizione del Festival Nottenera che si terrà a Serra de’ Conti il 20
Agosto 2016 o all'interno del nostro sito alla voce programma nei prossimi giorni.
Damiano presenterà lo spettacolo di clown Savoir- Faire ed
Enrico l’installazione Inharmonic Cycle: A Natural Routine Of The Human
Harmony.
Dopo aver vagliato le candidature pervenute, la giuria
popolare ha ristretto la rosa dei partecipanti a 4 finalisti: Marta Magini,
Gloria Mancini, Damiano Massaccesi ed Enrico Moscoloni.
Mercoledì 6 luglio, presso l’Ex Frantoio di Serra de’ Conti,
tutti i ragazzi hanno presentato la loro proposta, incontrando il
pubblico e rispondendo alle domande di approfondimento.
Quattro proposte eterogenee che ben suggeriscono la varietà
degli scenari offerti dai linguaggi contemporanei.
Dopo questo momento aperto che ha permesso di apprezzare
ciascuna delle quattro proposte, si è proceduto alla valutazione finale non
senza fatica.
Non è stato semplice scegliere per la giuria che ringraziamo
con grande affetto!
La giuria popolare è frutto di un processo formativo avviato
durante l'inverno attorno ad una mini rassegna di incontri che ha portato i
volontari a conoscere ed ascoltare direttamente artisti in residenza Nottenera
e collaboratori qualificati, oltre che partecipare ad un focus group sul tema
"Essere Festival".
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti gli artisti che
hanno risposto alla Call e tutti coloro che ci hanno accompagnato in questo
percorso di scoperta di giovani talenti marchigiani .
Alla prossima Call!!!
martedì 5 luglio 2016
CALL FOR STAFF '16 !!!
NOTTENERA TI CHIAMA!
Ti piacciono il teatro, le arti
visive, la musica e il cinema d’animazione?
Vuoi scoprire in che modo un
festival di arti contemporanee incontra e valorizza un territorio e le sue
comunità?
Vuoi prenderti cura degli artisti
e dei loro lavori?
Oppure preferisci aiutare l’organizzazione
del festival?
In ogni caso conoscerai nuove
persone e farai un’esperienza unica, non solo culturale, fuori dal
quotidiano…vivrai una notte al buio accesa attorno all’arte!
ENTRA A FAR PARTE DELLO STAFF
VOLONTARI !!
Nottenera festeggia il suo decimo compleanno indagando il tema ALBERI e proponendo il buio, la ricerca e la bellezza come strumenti di relazione e di festa dove i giovani talenti si esprimono assieme agli artisti già maturi. Trasformeremo il paese di Serra de’ Conti per accogliere, come sempre, la comunità numerosissima dei visitatori di una sola e unica notte!
Nottenera festeggia il suo decimo compleanno indagando il tema ALBERI e proponendo il buio, la ricerca e la bellezza come strumenti di relazione e di festa dove i giovani talenti si esprimono assieme agli artisti già maturi. Trasformeremo il paese di Serra de’ Conti per accogliere, come sempre, la comunità numerosissima dei visitatori di una sola e unica notte!
COME E QUANDO ?!
Candidati entro lunedì 1 agosto inviando una mail con il tuo nome, cognome e numero telefonico all’indirizzo nottenerastaff@gmail.com oppure contattaci su facebook Nottenera come messaggio privato.
Disponibilità richiesta:
partecipazione a 3 incontri in preparazione del festival, disponibilità dalla tarda mattinata del 20 Agosto fino alla fine dell'evento .
cena durante l’evento e 1 biglietto ingresso da regalare a chi vuoi!
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