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sabato 18 agosto 2012

Nottenera si interroga su temi sensibili come ecologia e ambiente


Uno storico dell'arte e studioso del paesaggio, una compositrice, un video-artista, riflettono insieme, ognuno attraverso le proprie competenze, sul paesaggio italiano, la sua bellezza e la sua storia, ma soprattutto il rischio di degrado irreversibile.

Tra gli interessanti progetti speciali che saranno presentati a Nottenera 2012, attesa il 25 agosto a Serra De' Conti (Marche – AN), c'è “Fuga dalla bellezza: la metamorfosi del paesaggio”, conferenza spettacolo commissionata e prodotta da Nottenera stessa, fin dagli esordi attenta a temi sensibili come ecologia e ambiente in senso lato. Il lavoro accoglie perfettamente il tema conduttore di questa VI edizione: la trasformazione. L'appuntamento è al Belvedere alle 21 e a mezzanotte (00.00). Per le modalità di partecipazione agli spettacoli (talloncino, prenotazione, ecc) è necessario e raccomandabile informarsi bene al Punto Info. Ingresso Unico a Nottenera: 5 euro. Ingresso Gratuito fino a 14 anni. Un servizio di Bus Navetta sarà attivo per tutta la serata collegando il centro storico dai principali punti di confluenza a Serra de' Conti. INFO: www.nottenera.it; 334.9278804

“Fuga dalla bellezza: la metamorfosi del paesaggio” propone un momento di riflessione importante e lo trasmette in maniera originale, attraverso una conferenza-spettacolo, una drammaturgia inedita che unisce parole, musica, immagini scritte appositamente. La voce narrante di Valter Curzi, docente alla Sapienza, studioso del paesaggio e storico dell'arte anche autore dei testi, racconta la metamorfosi del paesaggio italiano dal Settecento all'età contemporanea, a partire cioè dal secolo in cui l'Italia era meta privilegiata di turismo d'élite proprio grazie al suo straordinario patrimonio artistico e monumentale, alle invidiabili bellezze naturalistiche. Alle parole, si intrecciano le immagini elaborate live dal video-artista Matteo Giacchella tra paesaggi marchigiani al crepuscolo e le musiche composte e dirette da Francesca Ferri, eseguite dal vivo da un trio d'archi (Marzia Ricciardi al violino, Sara Tiburzi alla viola, Fabiola Pereira Martinez al violoncello) con l'intervento cantato di Xavier Rebut.

Ancora oggi, paesaggio e beni culturali costituiscono un'eredità e una risorsa preziose, che ogni cittadino ha il dovere di tutelare, facendo leva su spinte materiali, civili, culturali, ma anche affettive e poetiche. Una responsabilità sancita anche dall'articolo 9 della Costituzione e oggi quanto mai urgente e attuale. Già nel secondo dopoguerra, il tema del territorio era al centro delle riflessioni e pochi mesi prima della sua morte, un intellettuale come Pasolini denunciava apertamente la distruzione dell'“Italia provinciale, rustica, paleoindustriale”, rivendicando l'importanza non solo delle grandi opere d'arte, ma anche di “una stradina da niente, così umile”, in parallelo con la difesa della cosiddetta grande poesia e di quella popolare. Oggi la riflessione si può estendere anche ai cosiddetti lavoratori dell'immateriale, che forniscono preziosi contributi culturali di interesse pubblico. Questo lavoro invita a tornare a sviluppare il senso di un'intelligenza affettiva rispetto ai luoghi, ai saperi tradizionali e alle loro presenze umane. I saperi tradizionali non sono sempre esatti, spesso hanno commesso errori. Ma bisogna, urgentemente, continuare a interrogarli.

Tra gli altri progetti speciali che saranno presentati a Nottenera ci sono “Apriti notte!”, sinfonia di parole di una poetessa come Mariangela Gualtieri, gli stimoli di “Come un campo incolto”, importante tappa-pilota della Piccola Scuola Nomade a cura di Leonardo Delogu /Strasse o anche di “In luogo di”, esperienza di teatro sensazione codificata dal regista catalano Vargas. La Nottenera del 25 agosto avanzerà tra arti sceniche, musica, arti visive, arti circensi, prime regionali, anteprime nazionali, spazio ai giovani talenti del territorio e lavori site specific.

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