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lunedì 6 agosto 2012

TORNANO i 15FEBBRAIO con STILL LIVE


Tornano dopo il grande interesse suscitato lo scorso anno, i 15febbraio in collaborazione con Claudia Hamm, per presentare il secondo capitolo della loro ricerca attorno ai temi della precarietà e della relazione che ogni singolo individuo instaura o cerca di instaurare con la società nella quale è immerso. Questa volta con STILL LIVE il numero degli spettatori non sarà più esiguo come lo scorso anno...li accoglierà un luogo all'aperto...

A proposito della loro ricerca raccontano:

"Tutti e due i progetti, Servizio di pulizia o Corpo sociale e Still live, sono nati dal bisogno di trovare una forma più personale che un testo già scritto con una trama coerente e chiusa. Ciò che viene rappresentato dai due attori è un tentativo permanente di reagire alla nostra realtà: quella che ci circonda fuori dal teatro e quella vissuta durante uno spettacolo.

La sfida a livello di regia era di unire la spontaneità dell’improvvisazione, con la densità di un testo di qualità letteraria, usando l’improvvisazione per poter reagire alle realtà trovate sul posto; l’obiettivo è quello di non parlare soltanto di temi (come l'immobilità nel presente e le proiezioni continue verso lo ieri o il domani, la relazione ambivalente col lavoro, le prevenzioni a volte assurde contro il futuro insicuro, le varie forme di rassegnazione rispetto al fatto che la felicità non si ottiene che a piccole fette), ma di trovare una forma teatrale che sia già in sé metaforica. In Servizio di pulizia ciò è accaduto nel lavoro concreto sullo spazio e il fatto che si tratti di “uno spettacolo take away”. A livello d’interpretazione questo significa avere un'altra responsabilità rispetto a quello che si dice. E’ un lavoro senza rete. Con l’uso di materiale personale le categorie di rappresentazione/presentazione, realtà/invenzione, verità/ finzione diventavano fluide.

La nostra definizione di un teatro contemporaneo si riferisce dunque non soltanto al testo ed al contenuto, ma anche ad una relazione diversa con lo spazio teatrale e lo spettatore. Vogliamo comprendere i nostri contemporanei senza riserva, vogliamo considerarli come persone con le quali si condivide realmente lo stesso spazio e lo stesso tempo (senza affermare un mondo fittizio sulla scena e senza utilizzare lo spazio non-teatrale come semplice decorazione “un po’ diversa”). In questo senso, la messa in scena integra sempre elementi del luogo reale della rappresentazione, lo spazio teatrale e gli oggetti presenti sul posto e cerca così di interrogare in un modo leggero, le aspettative che ci si porta a teatro.

Il fatto che questi spettacoli si costruiscano a partire da improvvisazioni, implica che si possa reagire a persone e fatti specifici del luogo di rappresentazione.

Claudia Hamm e 15febbraio

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